Chiamato ironicamente così dal nipote dei produttori, è prodotto con la spalla dell’animale, da qui l’appellativo “povero” in contrapposizione con il più conosciuto salume parmense. Stagiona minimo 5 mesi, ha una spiccata dolcezza e molti lo proferiscono al più nobile prosciutto per il gusto deciso. Pesa circa 1,3 kg, si affetta al coltello o meglio con l’affettatrice.