




Salumi
Oltre a godere di questo mondo unico di sapori toscani tipici soggiornando nel nostro agriturismo vicino Saturnia, disponiamo in azienda di un grazioso punto vendita dove chiunque ci venga a trovare può degustare ed acquistare salsiccia stagionata, ammazzafegato (un tipico salume maremmano), salame, arista, pancetta, guanciale, prosciutto e lardo.
Per chi non ha la fortuna di trovarsi in Maremma o non ha la possibilità di venire a Saturnia, effettuiamo la vendita diretta dei prodotti a privati o a ristoranti attraverso un servizio di spedizione per mezzo di corriere espresso. La vendita diretta di carni fresche avviene su ordinazione, mentre il confezionamento e la consegna vengono organizzate di volta in volta a seconda delle esigenze del cliente.
Qualora fossi interessato ad acquistare direttamente la nostra carne contattaci.
Salumi di Cinta Senese
Salsiccia Stagionata: Nella Tradizione della Maremma la salciccia, rappresenta il pù diffuso e conosciuto tra i salumi della tradizione contadina ed realizzata con le spuntature delle carni suine (cinta senese) con sale dolce di Cervia, pepe, poco peperoncino.Stagionato rigorosamente in cantina per 4 mesi.
Ammazzafegato: Nella Tradizione della Maremma l’ammazzafegato, è un salume più antico realizzato con le parti rosse delle carni suine (cinta senese) con sale dolce di Cervia, pepe, peperoncino ed aglio. Stagionato rigorosamente in cantina per 4 mesi prima di essere servito sul tagliere accompagnato da pane toscano insipido.
Lombo o Filetto: Il lombo rappresenta la parte nobile dell’animale, ed conosciuto comunemente come filetto, tra i salumi era storicamente la parte riservata in primis al Nobile del Feudo. Condito a mano con sale di Cervia, pepe, peperoncino, alloro e mentuccia viene poi arrotolato nella carta paglia per la stagionatura rigorosamente in cantina per 5 mesi prima di essere servito.
Capocollo (anche detto Coppa): Il capocollo rappresenta la parte anteriore dell’animale (il collo) è conosciuto anche come coppa e tra i salumi anche se considerato parte meno nobile è da sempre la più ricca di intensi sapori. Nella tradizione culinaria dopo i digiuni e le astinenze pre–pasquali risvegliava i sensi ricordando gli intensi sapori accantonati durante la lunga quaresima. Condito a mano con sale di Cervia, pepe, peperoncino, semi di finocchio selvatico, viene poi arrotolato nella carta paglia per la stagionatura rigorosamente in cantina per 5 mesi.
Culatello Povero (realizzato in esclusiva dalla famiglia Tistarelli): Nella Tradizione della Maremma la spalla era la parte “grassa” intensamente saporita e conosciuta come muscolo di spalla. Roberto Tistarelli in risposta alle nuove esigenze alimentari depurando tale parte da grasso e conservando il sapore intenso delle carni prelibate ha realizzato un nuovo prodotto ricco di intensi sapori. Nella tradizione culinaria era la seconda parte che veniva “consumata” nella primavera abbinata alle fave fresche e adesso più che mai si propone come un affettato classico da degustazione , magari accompagnato da un bicchiere di buon vino rosso. Condito a mano con sale di Cervia, pepe, peperoncino e l’aglio, viene poi arrotolato nella carta paglia per la stagionatura rigorosamente in cantina per 6 mesi.
Guanciale: Nella Tradizione della Maremma il guanciale rappresenta la parte anteriore dell’animale (la guancia) viene utilizzato in cucina come complemento per la realizzazione di sughi tradizionali, combinato con verdure ed altre carni è conosciuto anche per il ricco ed intenso sapore che emerge intenso su una fetta di pane caldo. Condito a mano con sale di Cervia, pepe, peperoncino, viene appeso la stagionatura rigorosamente in cantina per 3 mesi prima di essere utilizzato.
Pancetta: La pancetta rappresenta la parte dell’animale (la pancia) che viene utilizzata in cucina come complemento per la realizzazione di sughi tradizionali, combinata con verdure ed altre carni. Condito a mano con sale di Cervia, pepe, peperoncino, viene appeso la stagionatura rigorosamente in cantina per 3 mesi prima di essere utilizzato.
Prosciutto: Nella Tradizione della Maremma il prosciutto rappresenta la parte più conosciuta ed è realizzato nella parte posteriore dell’animale (coscio). E’ il salume più importante per modalità di stagionatura e per tempistiche di preparazione. Nella tradizione iconografica dal “Buongoverno del Lorenzetti” fino ai tempi nostri la cinta senese rappresenta il suino toscano per eccellenza e in ogni nobile banchetto non poteva mancare il re di tutti i salumi preferibilmente affettato con lama di coltello e servito con pane tradizionale toscano insipido. Condito a mano con sale di Cervia, pepe, peperoncino, e lavato sempre a mano con aceto di vino viene stagionato rigorosamente in cantina per oltre un anno e sei mesi prima di essere servito.
Carni fresche
di cinta senese:
Per banchetti e ricorrenze il maialino fresco è tra le carni più ricercate. La preparazione arrosto nel forno, oppure allo spiedo come nelle più antiche tradizioni è la favorita ma ognuno può riscoprire le antiche ricette medioevali in agrodolce o la tradizionale porchetta perfetta in ogni occasione. Viene fornito solo su ordinazione a richiesta.
di Vitello Maremmano:
Per rispondere alle esigenze di tutta la famiglia è possibile acquistare un prodotto promozionale in cui selezioniamo parti scelte del bovino in ugual misura per fornire un “pacco Famiglia” completo. Il pacco è costituito di bistecche, bollito, macinato, spezzatino, ossobuco, arrosto, fettina tenera e cotoletta. Le carni biologiche e ricche dei sapori della terra di Maremma in quanto tutti gli animali sono allevati rigorosamente allo stato brado, possono essere cucinate e servite in modo semplice e salutare esaltando gli intensi sapori o realizzando inediti abbinamenti, sempre mantenendo le nobili proprietà nutrizionali. Viene ordinato e può essere anche spedito in appositi contenitori con ghiaccio secco.
di Agnello di Razza Appenninica
Popolazione caratteristica dei nostri territori fino agli anni sessanta insieme alla maremmana – spagnola – bastarda questa pecora è definita come varietà della popolazione Appenninica discendente dalla antica popolazione autoctona che aveva subito sporadici tentativi di incrocio. Attualmente a serio pericolo di estinzione, necessita di un razionale progetto di identificazione genetica e preservazione riproduttiva.
Tipo genetico frugale ad alta rusticità adattato ad ambienti marginali in grado di sfruttare al pascolo, le aree boscate, le stoppie, i prati a maggese, l’erba dei cigli e i più sottoprodotti che si rendono disponibili. La taglia è media con scheletro leggero, la testa ha un profilo montanino. Le femmine sono a corni ed i maschi per quasi la totalità fornite di corna, orecchie piccole ed orizzontali, collo esile, tronco raccolto, ventre e d arti scoperti, vello semi chiuso a bioccoli di colore bianco sporco, raramente con macchie nere o marroni, altezza media al garresi di 69 cm.